Metodica neuropsicologica per la descrizione analitica della lesione cerebrale causa dei disturbi neuropsicologici. A partire dalla sua rappresentazione nelle neuroimaging (TAC e RM), viene ricostruita la lesione attraverso la localizzazione su apposite mappe lesionali, primariamente riferita alle strutture macroscopiche: emisferi e lobi, e secondariamente ai livelli più analitici di rappresentazione particolareggiata: le aree citoarchitettoniche di Brodmann e le strutture sottocorticali, secondo il metodo di Antonio R. e Hanna Damasio. Utilizzata inizialmente in ambito di ricerca, l’analisi della lesione cerebrale viene sempre più usata anche in ambito clinico e riabilitativo, per il contributo che è in grado di dare alla diagnosi dei disturbi neuropsicologici. Particolare importanza ha nello STUDIO DEI PROFILI NEUROPSICOLOGICI nelle PARALISI CEREBRALI INFANTILI, nella DIAGNOSI/TRATTAMENTO dei TRAUMI CRANICI, nella DIAGNOSI delle MALATTIE DEGENERATIVE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE (demenze primarie e secondarie), nella DIAGNOSI delle PATOLOGIE VASCOLARI.
• Cosa deve fare il paziente?
All’atto del colloquio iniziale o subito dopo, deve consegnare il REFERTO NEURORADIOLOGICO accompagnato dalla neuroimmagine (TAC o RM) per l’esame.
• Cosa riceverà il paziente?
Eseguiti tutti i test neuropsicologici necessari alla formulazione della diagnosi, il paziente riceverà la RELAZIONE CONCLUSIVA, cui si accompagna anche l’ANALISI DELLA LESIONE, cioè la descrizione dettagliata del danno cerebrale.
Valutazione, Diagnosi, Trattamento Riabilitativo dei Disturbi Neuropsicologici